Il Porto di Rio Marina è secondo dopo Portoferraio tra i porti elbani di arrivo per i traghetti, ma in linea d’area più vicino a Piombino, perché affaccia proprio sul canale che lo separa dalla terraferma, a 42°48 di latitudine Nord e 10°25 di longitudine Est.
Deve la sua nascita alla presenza delle miniere ferrifere dell’Elba e fu il più sfruttato per l’imbarco di quasi tutti i minerali di ferro elbani.
Si tratta di un bacino protetto da una diga foranea a forma di “L”, banchinata all’interno ad un’altezza di 1 m sul livello del mare, che incorpora nella sua parte terminale un isolotto roccioso sormontato da una torretta, ai piedi del quale è ricavata una piccola sala di attesa con servizio bar e, in prossimità, 1.200 mq di piazzale per l’imbarco.
A partire dalla scogliera di sottoflutto si trova una parte banchinata per 70 m, provvista di scivolo per l’alaggio delle barche ed una spiaggia, effetto naturale dell’interramento del porto. Al termine della spiaggia, inizia la diga foranea, nella cui parte iniziale trovano ormeggio imbarcazioni da diporto (per un totale di circa 100 posti).
Lo scalo, che si sviluppa su una superficie di circa 2.800 mq con fondali di circa -8 m, assolve oggi essenzialmente alla funzione di ricezione delle navi traghetto in collegamento con il porto di Piombino, che trovano ormeggio nell’ultima parte della diga lunga circa 80 m, ma può essere usato anche per traffico commerciale.